, il 30 giugno, in consiglio di amministrazione e a maggioranza, i soci di Gas Gas motos, hanno deciso di mettere definitivamente in liquidazione la società, chiudendo l’opzione del possibile investitore svizzero. Ciò è stato comunicato al consiglio di fabbrica in una riunione tenuta dall’amministratore e dall’amministratore delegato.
In questo modo, e dopo sette mesi di trattative, i termini di legge sono scaduti, i benefici dei lavoratori sono stati consumati e l’azienda si è deteriorata. Con una strategia portata avanti dai partner in modo disastroso per il brand, con l’unico scopo di tutelare i propri interessi. Oggi, unilateralmente, una parte dell’azionista israeliano ha deciso di sollecitare la liquidazione della società. Questa decisione irrevocabile apre uno scenario totalmente diverso e nuovo per il brand.
Verbalmente e fino a quando non sarà formalizzata la liquidazione, il comitato insieme all’amministratore e all’amministratore delegato hanno ritenuto opportuno, visto che l’attività in azienda è attualmente inesistente, concordare un altro congedo retribuito fino a quando non potranno negoziare una pratica di sospensione temporanea per l’intero organico, ad eccezione della sostituzione, dell’ufficio finanziario e della direzione, quest’ultima insieme al comitato. preparare la vendita dell’unità produttiva con l’amministratore.
Il consiglio di fabbrica comprende che si trova di fronte a una sfida importante e che l’unico scopo che abbiamo sempre difeso è stato quello di lavorare su un piano industriale che riporti il marchio dove appartiene, ai vertici del settore off-road e trial. Sappiamo che non sarà facile, che troveremo ostacoli lungo il cammino, ma ci guardiamo anche indietro e vediamo che anche il percorso che abbiamo lasciato non è stato facile. Abbiamo fatto molta strada e non ci fermeremo, non ora. Perché se c’è una cosa che ci è chiara, è che gli operai di Gas Gas sanno fare le moto e che abbiamo solo bisogno di una spinta economica e di un buon management.
Fonte: Comitato Gas Gas
