IL VIDEO | Speciale Beta Techno. Monografia sull’evoluzione 1994 – 1999

Ci sono moto che hanno segnato per sempre un’epoca, e una di queste è la Beta Techno. Gli anni ’90 sono stati molto particolari per la disciplina del trial, con il consolidamento della Beta Zero e lo sviluppo di una Techno come arma per spodestare Jordi Tarrés nei suoi anni migliori con i GasGas.

E questo senza dimenticare l’arrivo di HRC con la Cota 314R, che avrebbe gettato le basi della spettacolare saga della Cota 315R.

In questa occasione abbiamo voluto approfondire la Beta Techno, una moto in parte poco conosciuta, ma con pregi che andremo a dipanare in questo reportage per consolidarla come riferimento storico. Per farlo, abbiamo analizzato insieme a tre proprietari di una Techno e grandi conoscitori del marchio, le sezioni più importanti dell’evoluzione del modello.

I primi tre modelli di Beta Techno

1992: La proto-"beta techno" inizia a prendere forma

Con la Beta Zero al suo apice, Beta inizia a tracciare le linee di un prototipo completamente rivoluzionario. Era passato pochissimo tempo dalla nascita della Zero, ma l’evoluzione tecnica del settore favoriva scommettere su un nuovo impulso. Jordi Tarrés, allora pilota Beta, ebbe l’opportunità di vedere il prototipo, ma riconobbe che c’era ancora molta strada da fare per essere competitivo, così optò per passare alla GasGas.

Al contrario, Marc Colomer, pilota Montesa, vede in questo prototipo della Techno un’opportunità per ambire al titolo mondiale. Per questo motivo decide di firmare con il marchio italiano e di debuttare nel 1993 con la Beta Zero Gara mentre il progetto Techno continua il suo processo di maturazione.

Prototipo Beta Techno 1993 con Colomer

GP DALL'ITALIA, FOPPOLO. TUTTO O NIENTE.

Metà stagione del Campionato del Mondo Trial 1993. Il prototipo è già in grado di debuttare, anche se c’è ancora molta strada da fare per raggiungere la moto di serie. Beta dice a Marc Colomer: “Decidi se vuoi correre con lei in Italia”. E Marc è d’accordo. “L’ho iniziata poche ore prima della gara e, con pochissima esperienza ai comandi, ho deciso di correre quella gara… E ho quasi vinto”. Questa seconda posizione, che avrebbe potuto concludersi con la vittoria se non fosse stato per un reclamo da parte di GasGas, ha messo le ali al progetto.

La stagione si è conclusa con cinque podi, due dei quali sono saliti sul gradino più alto del podio, che sono valsi un secondo posto mondiale.

Prototipo Beta Techno 1993 con Colomer

La serie Techno nasce nel 1994

Beta Techno 1994
Beta Techno 1994

La Beta Techno del 1994 rappresenta qualcosa che non è più accaduto in Beta: rifare completamente la moto, sia dal punto di vista ciclistico che meccanico.

Si parte con uno spettacolare telaio in alluminio Verlicchi più basso di 20 mm rispetto alla Zero, con serbatoio integrato, pedane riposizionate e nuovi supporti motore. Il controtelaio è realizzato in alluminio e in un unico pezzo. La forcella è Paioli a steli rovesciati e l’ammortizzatore posteriore è affidato a Boge. Il motore è completamente nuovo, con aspirazione diretta del carter e frizione idraulica AJP. Anche lo scarico è completamente nuovo, sia a livello collettore che silenzioso.

Anche la carrozzeria è rivoluzionaria e riceve un display centrale “computer da bicicletta” con informazioni su velocità, distanza e chilometraggio. Sopra il serbatoio, accesso diretto al serbatoio del carburante e del liquido di raffreddamento.

Il prezzo della Beta Techno 1994 era di 661.250 pesetas, pesava 83,9 chili in ordine di marcia e dava una potenza di 17,8 CV a 4.870 giri/min, anche se si estendeva oltre gli 8.000 giri/min.

Punti salienti di Beta Techno

La saga Techno continua

Nel 1995 il colore giallo fu cambiato in argento e blu, in quella che sarebbe stata la peggiore stagione della Beta Techno, poiché non ottenne alcuna vittoria. Qui Marc Colomer è già a Montesa e la punta di diamante del team è Dougie Lampkin, anche se accompagnato da un nutrito gruppo di grandi corridori, come Camozzi, Bilbao, Justribó, Kuroyama, Narita o Bosis.

Nel 1996 arriva l'”arancione” e viene finalmente montata una spettacolare forcella convenzionale Paioli. Arriva anche una nuova accensione e il carburatore Mikuni (ex Dell’Orto). Dal punto di vista sportivo, Colomer vinse il titolo, ma la Beta ottenne un’importante promozione con Lampkin e firmò il secondo posto nel campionato del mondo, con due vittorie all’attivo.

Nel 1997 è stato scelto il colore viola. Ed è qui che inizia davvero il dominio di Lampkin, che vincerà il titolo in questa stagione, rinnovandolo anche nel 1998 e nel 1999, l’ultimo anno di vita della saga Techno.

Beta Techno 1995
Beta Techno 1996
Beta Techno 1995

Monografia Beta Techno

Grazie a Manolo Torralbo, Carlos Zorzo e Jorge de Lorenzo, abbiamo riunito le prime tre edizioni sotto i riflettori di Trialworld, con la grande opportunità di commentare le particolarità dell’epoca, la situazione attuale del modello e le attuali opportunità di acquisto.

Spero che il discorso vi piaccia tanto quanto noi ci siamo divertiti a fare questo favoloso incontro.

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