Intervista a Laia Sanz a metà della Dakar 2013

laiasanz_dakar13_faceLaia Sanz arriva al giro di boa della Dakar 2013 con aspettative e prestazioni davvero sorprendenti. La pluricampionessa Trial sta migliorando tappa dopo tappa e, oltre ad essere una solida leader nella categoria femminile, sta lavorando sodo per entrare nella top 30 al termine della dura competizione.

In questa intervista ci racconta le sue impressioni sul giorno libero.

Domanda: Dopo aver superato il giro di boa, qual è il tuo bilancio di questa edizione della Dakar?

Laia Sanz: A differenza degli altri anni, la gara è iniziata molto duramente fin dall’inizio, in Perù. Inoltre, quest’anno c’è un livello più alto e si vede dal ritmo che hanno la maggior parte dei piloti. Sono sorpreso di come si sta comportando la nuova moto e del mio stato di forma, considerando che non siamo riusciti ad allenarci quanto avremmo voluto prima dell’inizio della Dakar. Al momento tutto sta funzionando alla perfezione nel team, ma c’è ancora molta strada da fare.

D: Come si arriva al giorno di riposo dopo otto tappe a questo livello?

L.S: La verità è che sono molto contento di come stanno andando le cose finora. Oggi, quando non c’è competizione, ho notato il ‘crollo’ e la stanchezza accumulata. Ci farà bene recuperare le forze per affrontare il resto della Dakar. Quello che affronto di più sono i cambi di quota, mi stanno condizionando molto, soprattutto nei collegamenti che non si affrontano con tanta tensione.

P. Non sembra. Ieri hai ottenuto il tuo miglior risultato personale e di squadra (13°) in una tappa.

L.S: No! Sono stato fortunato perché molti automobilisti si sono persi in un incrocio che era molto nascosto. Questo mi ha permesso di scalare posizioni e finire tra i primi 15. Alla fine della giornata, questi casi dimostrano che in questa regata conta anche la vela bene.

D. Hai avuto un paio di crash negli ultimi giorni. Sei completamente guarito dalla mano destra e dal mignolo della mano sinistra?

L.S: Sì, è stato proprio sui collegamenti ma ora sono perfettamente pronto per affrontare il resto della gara senza problemi.

D. Quali pensi saranno le principali difficoltà nelle prossime tappe?

L.S: Senza dubbio, vedremo come il caldo si faràsentire e sarà uno degli   elementi da tenere in considerazione.Forse non ci sarà tanta navigazione perché c’è molta pista, ma non dobbiamo dimenticare che dobbiamo ancora fare la tappa più dura di tutta la Dakar: Fiambalá.

P. Sei già in 30esima posizione in classifica generale, qual è la strategia da seguire per il resto della gara?

L.S: Dobbiamo seguire la stessa strada. Se non rischiamo troppo e facciamo come ho fatto io finora, senza commettere errori o perdere tempo, so che miglioreremo il risultato degli anni precedenti.

Intervista: Gas Gas

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