Il motociclismo piange la scomparsa di uno dei migliori tecnici e ingegneri degli ultimi decenni. Josep Rovira i Paxau, “Patxi”, ci ha lasciato all’età di 69 anni dopo una delicata malattia che non è riuscito a superare.
Nel 2017 Paxau ha deciso di “appendere gli scarpini al chiodo” nella sua officina e nella sua vita professionale, per lasciare spazio a una tranquilla pensione godendosi i suoi hobby, come il ciclismo, l’aviazione e, naturalmente, il trial. Tuttavia, il grande genio ci ha lasciato prima del tempo. Oggi il mondo processuale piange la perdita di una figura chiave, senza la quale non si potrebbe comprendere l’evoluzione del processo negli ultimi trent’anni.
paxau: UNA VITA LEGATA AL PROCESSO
Josep Rovira i Paxau (27 maggio 1952 – 16 ottobre 2021) ha iniziato la sua carriera professionale preparando moto di diverse marche e discipline (tra cui la velocità con Alex Crivillé, o Toni Arcarons nel Motocross), vincendo campionati con le sue modifiche. Ha sviluppato diversi prototipi fino a quando non è stato assunto da Ossa per lavorare allo sviluppo delle loro moto.
Dopo la chiusura di Ossa firmò per Merlin, dove coincise con Lluis Gallach, e due anni dopo, nel 1986, firmò per GASGAS e diede vita al primo prototipo del marchio: la GASGAS Halley 325 PXC, moto con la quale il marchio riuscì ad affermarsi sul mercato.
Dopo aver evoluto e rivoluzionato la disciplina, nel 1993 Jordi Tarrés ha vinto il suo quinto titolo mondiale, il primo con GASGAS. E c’era Paxau.
Successivamente, nel 1997, passa da GASGAS a Sherco, marchio in cui ricopre un ruolo chiave di direttore tecnico, essendo il padre di tutti i modelli del marchio, comprese le versioni a quattro tempi, fino al 2017, quando annuncia il suo ritiro. Nel suo periodo con Sherco, ha condiviso un palcoscenico sportivo e successi con Albert Cabestany.
Da Trialworld vogliamo mandare un grande abbraccio a tutta la famiglia e ricordare i bei momenti che abbiamo avuto l’opportunità di condividere con lui.