Il mio amore per le prove corre nella mia famiglia; mio padre e mio zio Oscar l’hanno sempre praticata. Vivo in una casa di campagna, nel cuore del Penedès, quindi è molto facile per me andare in moto. Quando mio padre correva i trials lo accompagnavamo con tutta la famiglia e per noi era come una festa, non ci siamo mai persi gare come la 3 giorni di Santigosa. Quando avevo 5 anni, i Re Magi ci portarono la nostra prima moto, una Honda QR, con la quale imparai a guidare una moto. Successivamente sono passato ad un Gas-Gas Boy con il quale all’età di 9 anni ho corso il campionato catalano per bambini con mio fratello Biel.
La mia prima prova è stata a Constantí (Tarragona), ammetto che non sono andata molto bene, ma mi è piaciuta. L’anno scorso ho partecipato per la prima volta da pilota alla tre giorni di Santigosa, dove sono finito molto stanco, ma felice di aver portato a termine una Trial così dura per un pilota che è in questa specialità da poco tempo. Attualmente gareggia anche il mio fratellino, Oriol, e tutta la famiglia va sempre alle diverse gare, ci divertiamo molto.
Nella stagione 2010 ho partecipato per la prima volta al campionato spagnolo e sono arrivato secondo, è stato incredibile per me.
PROFILO PILOTA
- · Data di nascita: 16 dicembre 1997
- · Luogo: Barcellona
- · Prima moto: Honda QR
- · I piloti più ammirati: Albert Cabestany e Laia Sanz
- · Videogioco preferito: nessuno
- · Moto che usi: Gas-Gas PRO 125
- · Il tuo meno preferito: Trappole
INTERVISTA
MONDO DI PROVA: Parlaci dei tuoi progetti per il 2011…
MARÍA GIRÓ: Ho intenzione di correre il Campionato Spagnolo Femminile B, il Campionato Catalano, tre giorni a Santigosa e due giorni ad Arinsal.
TW: Come ti organizzi per conciliare formazione e studi?
MG: La prima cosa sono gli studi, cerco di studiare durante la settimana per avere il fine settimana libero per allenarmi.
TW: Raccontaci com’è il tuo allenamento durante una normale settimana di lezione e com’è in un’altra settimana quando c’è una gara nel fine settimana.
MG: Anche se le lezioni lo permettono, cerco di esercitarmi un giorno durante la settimana e nel fine settimana.
TW: E’ necessario integrare l’allenamento in moto con la preparazione fisica o non è così importante alla tua età?
MG: Nel mio caso non faccio nulla in più, solo i soliti allenamenti in bici.
TW: Dove pensi sia la chiave e la differenza tra un ragazzo giovane che inizia a fare prove per divertirsi e un altro che vuole diventare un professionista?
MG: Se vuoi essere un professionista, devi allenarti molto di più.
TW: Cosa ti piace di più delle corse?
MG: Che hanno zone bellissime e un percorso lungo e difficile.
TW: C’è qualcosa che non ti convince?
MG: Il sistema di punteggio e le regole dell’open free.
TW: Ti piacerebbe dedicarti professionalmente al Trial o pensi che sia un buon trampolino di lancio per fare altre specialità off-road? Vedi Mario Román…
MG: La prova è il mio hobby e non l’ho mai considerata la mia professione.
TW: Cosa ne pensi del regolamento? Pensi che favorisca l’arrivo di giovani promesse?
MG: Io preferisco quello tradizionale. Non incoraggia l’arrivo di giovani promesse.
TW: Ti occupi molto dei media per distinguerti nel Trial o conta di più la bravura del pilota e la sua perseveranza in allenamento?
MG: E’ uno sport costoso, anche se con poche risorse si può distinguersi se il pilota è abile e ci mette tanta voglia.
TW: Infine, dicci dove vorresti andare nel mondo della Prova e in quale lasso di tempo vorresti raggiungerlo.
MG: Oggi sono arrivato dove non mi aspettavo di arrivare, quindi qualsiasi risultato ottenuto godendo tanto quanto mi sono goduto quest’anno mi sembra, più che buono, ottimo.
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